I'm not a dumb blonde. I'm just drawn that way

5 dicembre 2012

A Natale puoi (dedicato a Emme)

Qualche settimana fa, scorrendo Twitter distrattamente, mi cade l'occhio su un post: "Mancano 54 giorni a Natale". E' di Emme (@Emme_wonder), e rimanda ad un brano del suo blog che, come sempre per lei, è al limite del geniale.

Comincia così:

Qualcuno, oggi, mi ha ricordato che mancano 54 giorni a Natale. 

D’un tratto ho sentito quella musichina che di solito si sente nei film horror quando la povera vittima si rende conto di essere sola, con il telefono fuori uso e il tipo mascherato e con una motosega in azione al piano di sotto.  

Ta-ta-ta-tà. 

 “Solo 54?”, ho pensato. 

 E subito pensieri tristi e da sociofobica hanno affollato la mia mente. 

"Ma che davvero?".

Il resto ve lo leggete qui, così scoprite Emme nel caso non la conosceste. Dopo che l'avrete finito, e che avrete finito di ridere (per la prima parte) e di farvi venire il magone (per la seconda), avrete solo due scelte: essere completamente d'accordo con Emme, o sentire la necessità di pensarla all'esatto opposto e di scrivere un "contro post", che è quello che farò io, dopo averlo a lungo promesso alla nostra ex principessa.

Ché essendo io tuttora principessa nonché bionda mi sembra un atto dovuto.

Quindi.

Qualcuno, oggi, mi ha ricordato che mancano 54 giorni a Natale. 

"Così tanti??", ho pensato. 

Spaventata, ho immediatamente fatto partire la playlist "Christmas Time" su iTunes per tranquillizzarmi.

"It's beginning to look a lot like Christmas... everywhere you go..."

Già meglio.

Non importa se fuori è ancora così caldo che mia madre nelle Marche va al mare. Dal 1 settembre, l'estate è finita, e se l'estate è finita, il Natale sta arrivando. In mezzo ci sono solo pochissime cose, come la Vogue Fashion Night Out, la settimana della moda, l'apertura delle stagioni teatrali, e poi la sento, inconfondibile, calda e avvolgente.

L'atmosfera natalizia.

E' fatta solo di cose che ti mettono il buonumore. L'odore di pino dell'albero. L'aria frizzantina che preannuncia neve. La città in cui scende buio presto, ma si accendono mille luci. Le confezioni dei regali, tutte verdi e rosse. La corona appesa alla porta che ti saluta quando torni a casa. La cioccolata calda, la cannella e le arance. 

Il Natale è la musica. Che praticamente è come dire "Il Natale è Michael Bublè". 
L'album "Christmas", che ha riletto tutti i grandi classici in chiave swing, riesci ad ascoltarlo per ore senza sentirti (troppo) stucchevole. Ormai so tutte le canzoni a memoria, il che ha significato anche arricchire il mio inglese di un apparato lessicale specifico che va da "mistletoe" (vischio) a "Jack Frost" (una descrizione allegorica dell'inverno rappresentata come un elfo che fa nevicare).
Immaginate quanto mi tornerà utile in futuro.

Il Natale è decorazioni. 
Se non vivessi in 40 mq vi assicuro che ne avrei comprate molte di più, ma già così sono dovunque. Dalla tavola al pianoforte, dall'albero in sala agli angioletti in camera da letto: la casa sembra diversa, è pervasa dalla magia.

Il Natale è cucina.
Ogni anno qualcosa di diverso, da regalare come pensierino, da portare in ufficio, da fare insieme alle amiche per la cena tutte insieme. Perchè quello che cucini è unico, l'hai fatto tu con le tue mani, è il migliore dei regali possibili.

Il Natale è i film sul divano con le cugine.
In un'opzione di scelta ristretta fra A) un film della Disney, ma di quelli vecchi, come "La spada nella roccia" B) un classico intramontabile e lacrimevole, come "Il piccolo lord" C) un film romantico a tema, come il mio favorito "L'amore non va in vacanza", ben noto in famiglia perchè "Ho visto Harry Potter ed era più realistico", e quindi solitamente classificato sotto la voce "fantasy". 

Il Natale è la lista dei regali, che fra tutto è in assoluto la prima cosa da fare.
Elenco completo delle persone a cui comprare un regalo o anche solo un pensierino, per ciascuna budget di spesa, e ovviamente la lista è numerata perchè bisogna poter contare quanti biglietti servono, quanta carta da regalo, quanti chiudipacco.
(Ok. Ammetto di essere un tantino esagerata in questa parte. Ma faccio l'organizzatrice nella vita, non concepisco un altro sistema per fare le cose. Non sarebbe ugualmente funzionale. Dai.)
Adoro fare i regali, è una cosa che mi piace in generale, ma le mie giornate sono delle corse contro il tempo, e i compleanni me li dimentico regolarmente insieme a tutta la mia vita privata, con conseguenti corse disperate alla ricerca di uno straccio di cosa da portare ai festeggiati di turno.
A Natale è improvvisamente diverso. Natale arriva il 25 dicembre, impossibile da scordare, e ci sono almeno tre mesi in cui dedicarsi alla ricerca del regalo perfetto. Girare per negozi senza intenti particolari, e pensare "Questo piacerebbe da morire a Ginetta!". Ricordarti per qualche motivo del viaggio a Timbuctù fatto con Vergingetorige tre anni fa, e decidere di comprargli qualcosa che richiami quel pazzo weekend. Sbatterti tantissimo per ordinare su internet un pezzo introvabile di quella collezione che piace tanto a Sempronio. 
Avere finalmente il tempo per essere certa che, nell'istante in cui scarteranno il regalo, i tuoi amici sorrideranno capendo che li hai pensati davvero, quando lo hai scelto.

Ma soprattutto, "A Natale puoi".

Perchè dovresti farlo tutto l'anno ma la vita è complicata e spesso non si dà la giusta importanza alle cose. Se non segnassimo sul calendario un giorno in cui fermarci ed essere costretti a passare del tempo con la nostra famiglia, potremmo a breve smettere di farlo (in teatro, sicuramente).
A Natale puoi fare l'albero con la mamma come quando eri piccola, e non ti facevano toccare quelle bellissime palle di vetro comprate ai mercatini in Germania. 
A Natale puoi sederti davanti al fuoco a vedere la televisione con la nonna perchè non hai niente da fare, e anche se non parlate a lei fa piacere.
A Natale puoi fare le quattro del mattino a leggere come quando eri in vacanza al liceo, perchè anche il tempo per se stessi è tempo importante.
A Natale puoi scrivere un biglietto per ogni regalo, per ogni persona, e prenderti del tempo per dire GRAZIE di essere nella mia vita, grazie di volermi bene, grazie di tutto quello che abbiamo fatto insieme. 
Biglietto rigorosamente dell'Unicef o simili, perchè un'altra cosa che A Natale puoi è ricordarti che c'è un mondo intorno a te, e magari riprometterti, se non di partire per l'Africa come missionaria, almeno di salutare più spesso ai vicini di casa, di essere gentile con i commessi dei negozi anche quando hai fretta, di sorridere camminando per strada anche agli sconosciuti perchè basta poco a trasformare una brutta giornata in una bella, perchè sono le piccole cose che fanno la differenza.

Insomma, adoro il Natale, quello che significa per me e che può significare per tutte le persone.
Perchè non bisognerebbe mai smettere di sognare, e almeno una volta l'anno dovremmo ricordarci di farlo.




"Once upon a time in a town like this 
 A little girl made a great big wish 
 To feel the world full of happiness
 And be on Santa’s magic list


 Shake it up
 Shake up the happiness
 Wake it up
 Wake up the happiness
 Come on you all
 It’s Christmas time"





Per ogni Grinch c'è sempre anche una Cindy Lou.






2 commenti:

  1. Ma sei fantastica!!! ;)
    Se non fossi così un grinch potrei dire che il tuo Natale piace anche a me. Devo dire la verità, quell'atmosfera che si crea con i parenti, con gli amici, anche il sottofondo di Bublè, alla fine piaciucchia anche a me.
    E' la parte consumistica che proprio non sopporto.
    A parte, che faccio schifo a fare i regali. Entro nel pallone e non so mai, dico MAI, cosa regalare. Finisco per comprare i pensierini solo ai più intimi e sempre in ritardo.
    SONO UN DISASTRO!
    Fammi un corso e poi ne riparliamo! ;)
    (E grazie per i complimenti.. troppo buona! E grazie anche perché mi hai messo tra le tue letture!)

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  2. Bel post (: Reb, xoxo.

    *Nuovo post sul mio blog, fammi sapere cosa ne pensi ;)
    http://www.toprebel.com/2012/12/armani-sunglasses.html

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